
Segnalazione illeciti – Whistleblowing
L’art. 1, comma 51, della legge 190/2012, ha introdotto una forma di tutela nei confronti del dipendente che segnala degli illeciti, il cosiddetto whistleblower.
Il dipendente che volesse denunciare condotte illecite di cui sia venuto a conoscenza in ragione del rapporto di lavoro può far uso dell’indirizzo di posta prevenzionecorruzione@sustenia.it
Si ricorda che l’omessa denuncia costituisce grave responsabilità disciplinare del dipendente.
L’accesso a tale casella di posta, appositamente creata anche per chi volesse informare il RPCT, al fine di permettergli la vigilanza sulla corretta esecuzione del PTPC, è affidata al RPCT che potrà condurre accertamenti ulteriori ai fini delle verifiche della fondatezza o verosimiglianza dei fatti denunciati e ricercare ulteriori elementi afferenti alla condotta segnalata per comprendere se la stessa sia veritiera o pretestuosa. Il RPCT, una volta accertate le informazioni oggetto di segnalazione, procederà nel modo ritenuto più opportuno in osservanza delle norme di legge. Tutti coloro che vengono coinvolti nel processo di segnalazione sono tenuti alla riservatezza ai sensi dell’art. 1 della Legge 179/2017.
Al fini di garantire l’anonimato del whistleblower, una possibilità utilizzabile è quella relativa all’utilizzo di un nuovo strumento di segnalazione operante a mezzo di piattaforma informatica che permetterà di acquisire e gestire tutte le segnalazioni di illeciti segregando l’identità del segnalante attraverso un codice identificativo univoco generato dal sistema, in modo da poter dialogare con l’ANAC in maniera spersonalizzata. Grazie all’utilizzo del suddetto protocollo, il livello di riservatezza è più alto rispetto alle pregresse modalità di trattamento della segnalazione, garantendo altresì anche una maggiore celerità di trattazione della segnalazione stessa.